Descrizione/presentazione del servizio
Il Centro Arcobaleno è un servizio di accoglienza e di ascolto per le persone LGBTQIA+ del territorio di Varese e provincia. È un luogo protetto di narrazione e di rielaborazione dei vissuti.
Fornisce un servizio di orientamento e di accompagnamento, grazie all’aggancio e all’attivazione del territorio, delle associazioni e dei servizi che fanno parte della rete o che vogliono farne parte.
È un luogo di passaggio e di ristrutturazione, abitato da persone professioniste della relazione d’aiuto e da volontari e volontarie di Arcigay Varese specificatamente formati e formate.
A chi è rivolto
Il Centro Arcobaleno è un luogo destinato a tutte le persone che hanno esigenza di uno spazio sicuro per potersi esprimere e per chi è vittima di discriminazione e di violenza in vari contesti (familiare, scolastico, lavorativo, nel proprio paese d’origine…). È un luogo dedicato a tutte le soggettività LGBTQIA+ che necessitano di un orientamento o di un accompagnamento ai servizi del territorio.
Mission
Miglioramento del benessere, sviluppo dell’autodeterminazione e promozione dell’empowerment della comunità LGBTQIA+ della provincia di Varese.
Vision
Crediamo in un servizio che possa accogliere – attraverso colloqui e attività di gruppo – persone con fragilità ed esigenze di varia natura e che, grazie alla realizzazione di una rete di servizi del territorio, possa avere un impatto sulla vita delle persone LGBTQIA+ della provincia di Varese.
Crediamo nella formazione e nel dialogo tra più realtà, come strumento essenziale per garantire un’accoglienza attenta alle diverse soggettività.
Valori
Crediamo nell’unicità e nell’educazione all’affettività come accoglienza e attenzione alla persona e alla sua rete relazionale.
Valorizziamo la richiesta d’aiuto come possibilità di elaborazione della propria narrazione.
Obiettivi
- Accoglienza e ascolto delle persone LGBTQIA+ vittime di discriminazioni e violenze
- Riconoscimento di situazioni di discriminazione ed emarginazione sociale
- Accompagnamento e orientamento ai servizi del territorio
- Costruzione di un percorso educativo che faccia emergere delle risorse interne del soggetto anche grazie alla partecipazione delle realtà della rete
- Favorire un miglioramento della qualità della vita delle persone LGBTQIA+ della provincia di Varese
- Realizzazione eventi per la società tutta che possano promuovere una cultura della valorizzazione delle unicità
Professionisti coinvolti
L’equipe di lavoro è formata da:
- Un responsabile della struttura, che ha il ruolo di coordinare e di lavorare “dietro le quinte” per il mantenimento del Centro Arcobaleno;
- Un’ascoltatrice/pedagogista, che si occupa di accogliere e di facilitare la narrazione delle persone che richiedono il supporto del Centro Arcobaleno;
- Una psicologa che possa raccogliere le storie e permettere una rielaborazione dei vissuti;
- Un’avvocata che supporti in caso di necessità dal punto di vista legale;
- Un medico per dei consulti medici e sanitari;
- Un counselor che accolga e che organizzi attività di gruppi AMA e gruppi di esperienza condivisa;
- Un mediatore linguistico e culturale che possa accompagnare le persone migranti nel faticoso percorso di richiesta dei documenti necessari per poter costruire una vita sul territorio provinciale, regionale o nazionale;
- Un gruppo di volontarз formatз che realizzi il lavoro di prima accoglienza, rispondendo alle segnalazioni e fissando appuntamenti per colloqui, che affianchi l’ascoltatrice e che supportino l’organizzazione di eventi aperti alla cittadinanza.
Metodologia
Al Centro Arcobaleno si lavora a stretto contatto e con le volontarie e i volontari dell’associazione Arcigay Varese specificatamente formate e formati sull’ascolto attivo e la relazione d’aiuto. È un gruppo che sa affiancare i professionisti per indirizzare/orientare/accompagnare al servizio/professionista più adeguato per la richiesta.
L’attenzione all’educazione affettiva ed emotiva delle persone che si avvicinano al Centro Arcobaleno è di primaria rilevanza, nei termini di cura verso la rete relazionale, familiare e sociale della persona.
Inoltre si realizza una presa in carico della soggettività che possa essere il più possibile attenta all’individualità e che quindi non sia standardizzata ma attenta alle esigenze della singola persona e “su misura”.